Si dice che il Belgio sia la patria della pioggia, delle patatine fritte e della birra. Questo minuscolo paese sperduto ai confini della Francia, può infatti vantare il più grande numero di stili e marche di birra di tutto il mondo. Non a caso, la birra belga è stata da poco inclusa tra le espressioni culturali tutelate dal Patrimonio dell’umanità Unesco.
La birra belga è effettivamente un patrimonio mondiale da tutelare, con le sue infinite sfaccettature di colori, sapori e odori. Oggi cercheremo di conoscerla un po’ meglio raccontando gli stili e le birre artigianali belghe più famose nel mondo.
Cosa sono le birre belghe
La birra belga è solitamente una birra ad alta fermentazione, dal corpo dolce e intenso e forti sentori fruttati, speziati o floreali. Spesso di presenta con un buon tenore alcolico e un bel cappello di schiuma. La troviamo spesso servita in bicchieri a tulipano o a coppa.
In realtà la birra belga è molto di più. Due sono le caratteristiche fondamentali di una birra belga:
- La preponderanza del lievito rispetto a malto e luppolo sul sapore e odore della birra;
- La sperimentazione e l’aggiunta di ingredienti particolari e inusuali.
Fermentazione e uso del lievito nella birra belga
Se la Germania è la patria delle birra caratterizzate dal malto, l’Inghilterra quella delle birre caratterizzate dal luppolo, il Belgio è sicuramente quella delle birre caratterizzate dal lievito. Il suo contributo è così determinante che molti birrifici hanno addirittura sviluppato un proprio ceppo che utilizzano in maniera esclusiva.
Le birre belghe usano principalmente 2 tipologie di fermentazione:
- Birre belghe ad alta fermentazione: birre fermentate con lievito Saccharomyces cerevisiae, solitamente dal sapore fruttato, speziato o floreale; dolci e con cappelli di schiuma voluminosi e regolari;
- Birre belghe a fermentazione spontanea: birre lasciate fermentare all’aria aperta, quindi contaminate e fermentate da lieviti “selvaggi” e batteri di varia natura. Sapore acido, schiuma ridotta o inesistente, odori pungenti di terra e spezie.
Le birre ad alta fermentazione sono spesso chiamate “Ale” (si pronuncia “eyl“), da cui la definizione piuttosto generica di Belgian Ale. Le birre a fermentazione spontanea sono quelle più caratteristiche e “di nicchia”. Sono spesso invecchiate in botte o tagliate con birre più giovani per creare dei prodotti meno estremi.
La birra belga a bassa fermentazione
Online è possibile trovare molti riferimenti alla birra belga a bassa fermentazione. Si tratta però di uno stile importato dall’esterno, che non riflette la storia e la gloriosa tradizione brassicola di questo glorioso paese. Per pudore eviteremo quindi di trattare l’argomento perchè non conosciamo birra belga a bassa fermentazione degna di essere menzionata.
Gli ingredienti delle birre in Belgio
Il Belgio non ha mai conosciuto leggi che regolassero la produzione di birra (al contrario della Germania) e questo ha favorito una grande libertà di sperimentazione nelle ricette. Le birre belghe si distinguono per un uso intensivo e orginale di praticamente qualsiasi tipo di ingrediente:
- birre alle frutta: alla ciliegia, alla pera, alla pesca, all’arancia;
- ai fiori e alle spezie: coriandolo, cannella, cardamomo, gelsomino, chiodi di garofano, zenzero, pepe;
- birre al miele, alla melassa o allo zucchero candito.
In Belgio la regola brassicola è: non ci sono regole!
La produzione della birra in Belgio
Possiamo dire che il Belgio sta alla birra come l’Italia sta al vino. Non è il maggior produttore di birra in termini assoluti (parliamo di un paese poco più grande della Lombardia), ma è uno dei primi in termini di birra prodotta per abitante. Nè primeggiano per consumo: la maggior parte di questa produzione è infatti destinata all’export.
La multinazionale belga AbInbev è uno dei colossi mondiali della birra. Per farvi capire la forza di questo gruppo industriale, vi basti sapere che conta più di 500 brand e, non contento, nel 2016 ha anche acquisito il controllo del birrificio italiano Birra del Borgo.
Le zone di produzione
Possiamo suddividere il Belgio in 2 macro aree territoriali che tradizionalmente hanno produzioni brassicole differenti:
- La zona delle Fiandre Occidentali: si caratterizza per una produzione decisamente sbilanciata verso le birre acide a fermentazione spontanea;
- La zona delle Fiandre Orientali e la Vallonia: si caratterizza maggiormente per birre ad alta fermentazione.
Quali tipi di birra belga ci sono
Abbiamo detto che il Belgio detiene il primato per tipologie di birra prodotte. Effettivamente se andiamo ad elencare tutti i tipi di birra belga che ci sono otteniamo una lista bella lunga:
- Abbazia
- Blanche / Wit
- Flemish Red Ale
- Golden ale
- Gueze
- Kriek
- Lambic
- Saison
- Tripel
- Trappista
Birra d’abbazia
Più che uno stile è in realtà una definizione generica assegnata alle birre belghe ad alta fermentazione, dolci, con un tenore alcolico piuttosto sostenuto, schiuma densa e persistenza, sentori di frutta, fiori e spezie.
Solitamente di colore rosso, ambrato o bruno, sono le classiche birre da meditazione, da gustare in un calice da 33cl in pieno inverno magari davanti a un caminetto.
Sono chiamate così perchè richiamano lo stile delle birre prodotte nei monasteri e nelle abbazie. Spesso i produttori giocano su questo legame riportando sulle etichette pseudo-frati o richiami religiosi.
Blanche / Wit: la birra bianca
La blanche è una birra dal colore giallo pallido, da qui il nome che significa appunto “bianca”. Prodotta con frumento non maltato che contribuisce a darle un aspetto opaco e un sapore pungente. Spesso è speziata con coriandolo o altre spezie che le donano un tocco rinfrescante e leggero. Tenore alcolico piuttosto basso.
Flemish Red Ale
Birra tipica della regione delle Fiandre Occidentali (talvolta è chiamata anche Flanders Red Ale). E’ uno stile più unico che raro ottenuto da birre a fermentazione spontanea maturate in botte e talvolta mescolate con birre più giovani e dolci. Sapore pungente, acido, acetico, talvolta ferroso. Sentori di frutta, spezie e terra. Da veri intenditori!
Golden Ale
Come dice il nome, si tratta di una birra dal colore giallo dorato e alcol moderato. Una delle poche birre belghe in cui prevale l’amaro, frutto di una importante luppolatura continentale. La risposta belga alle Ale inglesi di oltremanica.
Gueze
Si pronuncia “gheez” e si legge “birra acida”. La Gueze è il frutto di un blend tra la Lambic (un’altra tipologia di birra acida) e una birra più giovane. Solitamente di colore chiaro, frizzante e senza schiuma. Può prevedere l’affinamento in botte.
Kriek: la birra alla frutta
La Kriek è una birra acida prodotta con l’aggiunta di frutta, in particolare aggiunta di ciliegie. Mentre le birre commericali, come la Kriek della Lindemans, sono prodotte con l’aggiunta di sciroppo che le fa assomigliare a imbevibili spremute di zucchero, le originali Kriek sono birre acide, pungenti e dal colore rosso vivo. Difficili da trovare in circolazione.
Lambic
Birre a fermentazione spontanea, fermentate in vasche aperte come quella del birrificio Cantillon di Bruxelles dove il mosto si contamina con lieviti e batteri dispersi nell’ambiente. In origine i lieviti selvaggi provenivano dagli alberi di ciliegio che circondavano le campagne belghe. Ad oggi popolano gli edifici dei birrifici storici o sono introdotti artificialmente dal birraio.
Birre acide e secche, chiare e dal tenore alcolico moderato. Prodotte con l’aggiunta di frumento che dona una leggera velatura e una punta aspra. Odori selvaggi e pungenti di spezie, terra e stalla. Solo per i palati più raffinati.
Saison
Birra tradizionale belga prodotta per il periodo estivo. La birra Saison è fresca e beverina, con una forte luppolatura e l’aggiunta del coriandolo che le dona una freschezza unica. Colore giallo carico o ambrato, alcol medio e amaro pronunciato. Perfetta per tagliare la sete.
Tripel
Classico stile belga prodotto molto spesso all’interno dei birrifici monastici. Colore giallo carico, corpo denso e dolciastro bilanciato da una media luppolatura. Alto tenore alcolico e sentori di malto, lievito, frutta, fiori. Una birra da far girare la testa.
Trappista
Più che uno stile è una categoria di birre prodotte da monasteri trappisti ovvero dell’ordine cistercense. Per definirsi “trappista” un birrificio deve essere riconosciuto dalla International Trappist Association e rispettare una serie di regole rigide e stringenti. I birrifici trappisti sono per la maggior parte in Belgio ma ultimamente sono stati riconosciuti nuovi birrifici trappisti anche nel resto del mondo
Storia birra belga
La birra in Belgio ha una storia antichissima, tanto che era prodotta già in età romana. A quel tempo non era ancora diffuso l’uso del luppolo e si usava una miscela di erbe aromatiche e conservanti chiamata “Gruit“.
Durante il Medioevo furono i monasteri a perfezionare e portare avanti la produzione brassicola introducendo tra le altre cose l’uso del luppolo nel processo produttivo.
Nel 1364 l’imperatore Carlo IV con la legge “Novus Modus Fermentandi Cerevisiam” disciplina l’uso del luppolo nella birra creando quella spaccatura nella tradizione brassicola che troviamo tuttora:
- le regioni orientali, sotto la legislazione dell’Impero, inizieranno a produrre birre più luppolate e standardizzate;
- le regioni occidentali, libere di brassere con lieviti selvaggi, si specializzeranno nella produzione di quelle che saranno le future Flemish Red Ale.
Con l’occupazione di Napoleone i monasteri sono chiusi o distrutti, infliggendo un duro colpo alla produzione di birra in Belgio. Colpo ancora più duro inflitto dalle due Guerre mondiali e dalle occupazioni militari tedesche.
Nel dopoguerra l’industria birraia belga, fiaccata dalle guerre e dalla concorrenza delle birre estere, conosce il suo punto peggiore. Bisogna aspettare gli anni ’70, quando Michael Jackson, il guru inglese della birra artigianale (non il cantante), attraverso i suoi viaggi e i suoi scritti porta ad una riscoperta di questa tradizione meravigliosa.
Quali sono le migliori birre belghe
Difficile stilare una classifica delle migliori birre artigianali del Belgio, anche perchè molto dipende dai gusti e dalle preferenze di ognuno. Le birre che sicuramente consigliamo di assaggiare per conoscere appieno la tradizione belga sono:
- Saison Dupont: la birra in perfetto stile Saison;
- Val Die Gran Cru: birra in stile abbazia;
- Bloemenbier: birra aromatizzata ai fiori;
- Westvleteren: birra trappista tra le più rare;
- Duchesse de Bourgogne: ottimo e prezioso esempio di Flemish Red Ale;
- Blanche De Namur: profumatissima blanche adatta ad ogni occasione;
- Cantillon: la originale e inimitabile Lambic di Bruxelles;
- Triple Karmeliet: immancabile tripel, decisa e perfettamente in stile;
- Stille Nacht: birra natalizia del birrificio De Dolle, unica per speziatura, profumi ed armonia;
- XX Bitter: Belgian Golden Ale del birrificio De Ranke, espressione delle più giovani tendenze birrarie con una strizzata d’occhio ai luppoli d’oltremanica.
Quali sono le migliori birre trappiste
I birrifici trappisti sono al momento 12 di cui 6 in Belgio, 2 in Olanda e gli altri sparsi nel mondo. Le birre che producono sono quanto mai variegate, ma non potete assolutamente perdervi queste chicche:
- Orval
- Chimey Rossa
- Westvleteren 12
- Rochefort 10
- Westmalle
Marche famose di birra belga
Chiudiamo il nostro viaggio nella birra del Belgio con una carrellata delle birre belghe commerciali più famose, quelle magari meno di qualità ma più facili da reperire sugli scaffali dei supermercati:
- La Chouffe: la birra del famoso nano nel logo;
- Kwak: la birra dei vetturini, famosa per il suo tipico bicchiere;
- St. Bernandus: la birra stile abbazia con lo pseudo frate sull’etichetta;
- Duvel: Golden Strong Ale da 8,5%;
- Leffe: probabilmente la birra belga simil-artigianale più diffusa e conosciuta;
- Delirium tremens: famosa per la simpatica etichetta con l’elefante rosa;
- Grimbergen: la tipica birra commerciale belga.

Dove bere in Belgio
Se state pensando di fare una capatina nella capitale belga e volte riscaldarvi in qualche tradizionale birreria artigianale, non perdetevi la nostra guida alle birrerie di Bruxelles per trovare tutti i consigli sui migliori posti dove bere.