La birra weiss è una birra ad alta fermentazione originaria della Germania, molto diffusa soprattutto in Baviera. Il termine corretto per definire questa birra è in realtà birra Weizen, ma ormai i due termini sono utilizzati universalmente come sinonimi e fanno riferimento alla stessa tipologia di birra. La Weizen / Weiss è prodotta con malto di frumento e per questo motivo si fa riferimento ad essa anche con il termine piuttosto generico di “birra di frumento“. Esistono in realtà diversi tipi di birre di frumento e la Weiss rappresenta uno di questi. Andiamo a scoprire di più.
Cos’è e cosa significa birra weiss
In Germania, la parola Weissbier, in seguito abbreviata in weiss, significa molto semplicemente “birra bianca“. Questo particolare tipo di birra ha infatti un colore abbastanza pallido che la differenzia anche all’occhio dalle dorate Lager o Pilsner.
Il termine Weizen, o Weizenbier, significa invece “birra di frumento”. La maggior parte delle birre viene prodotta utilizzando malto d’orzo, mentre nella produzione delle weiss di fa ampio se non esclusivo utilizzo di malto di frumento, che conferisce alla birra caratteristiche uniche e inconfondibili.
Caratteristiche delle birre weiss
Le birre weiss si presentano visivamente con un colore giallo paglierino, solitamente tra l’opaco e il torbido, con un abbondante e denso cappello di schiuma di colore bianco latte, e una effervescenza significativa. Al naso prevalgono le note tipiche di banana e chiodi di garofano, con qualche possibile sentore di vaniglia o frumento, mentre in bocca è fresca, assolutamente leggera ed effervescente, tendente un po’ al dolce e con una chiusura acida ma non invadente. E’ insomma la perfetta birra per l’estate che ci dona refrigerio e scende giù senza che ce ne accorgiamo. Quella che gli americani chiamano “dangerous drinkable”!
A differenza della maggior parte delle birre tedesche, la weiss è una birra ad alta fermentazione il cui lievito Weihenstephaner è responsabile dell’inconfondibe odore di banana. Proprio il lievito che rimane in sospensione è la causa della torbidezza che molte volte caratterizza questo stile. La versione originale della weiss richiede che la birra non sia filtrata, si parla in questo caso di Hefeweizen. Altre volte, per accontentare l’occhio, qualche produttore malsano procede invece a filtrare il proprio prodotto per ottenere una versione limida e cristallina della weiss. Si parla in questo secondo caso di Krystalweizen.
Il grado alcolico delle Weizenbier è tra i 4.3 e i 6° gradi alc. quindi non eccessivo e perfetto per il caldo dei mesi estivi. La percentuale di malto di frumento utilizzata nella ricetta deve essere di almeno il 50% del totale, mentre il luppolo può essere utilizzato solo nella fase di amaro.
Storia della birra Weiss
La birra di frumento ha sempre rappresentato una costante per la tradizione brassicola tedesca e in particolare per quella del sud della Germania. La situazione cambiò radicalmente quando nel 1516 Guglielmo IV di Baviera promulgò il cosiddetto “editto della purezza” una legge che regolamentava la produzione della birra e proibiva tra le altre cose l’utilizzo del frumento nella ricetta, con l’obiettivo di destinarlo piuttosto al consumo della popolazione.
Il privilegio di produrre birre con frumento fu tuttavia concesso dietro tassazione ai vicini duchi di Degenberg, che portarono avanti la tradizione della weiss salvandola dall’estinzione.
Quali sono le marche di birre weiss famose
La weiss ha vissuto il suo momento di rinascita tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio. I pub hanno iniziato a dedicare uno spazio fisso alla pallida tedesca e si sono iniziati a diffondere i weiss-maniaci, quelli che “io bevo solo weiss”. Ormai è possibile trovare la weiss praticamente ovunque, anche nei supermercati a prezzi più che accessibili. Ecco una lista delle migliori e più famose marche di weizen che potete provare per assaporare il piacere di questa autentica bavarese:
- Paulaner: forse la più famosa tra le birre weiss. Sponsorizza annualmente il festival dell’Oktoberfest, dove ne viene consumata a fiumi.
- Franziskaner: altro marchio storico tedesco dal sapore tipicamente citrico e di frumento. Meno diffusa della Paulaner, ma altrettanto commerciale.
- Oberdorfer: marca un po’ più ricercata, imbottigliata in una inconfondibile bottiglia con tappo meccanico. Buona, leggera, limonosa.
- Erdinger: altra marca di weiss famosissima e molto commerciale.
- Kapuziner: weiss delicata e profumata, si può trovare qualche volta alla spina nei pub. Non mi è mai capitato di trovarla nei supermercati, ma mi risulta che si possa acquistare da Metro.
Le Weizen italiane
Altre birre weiss meno conosciute ma ugualmente buone e da provare sono quelle prodotte dai nostri birrai italiani. in realtà non sono tantissime, sembra infatti che i nostri produttori preferiscano dirottarsi sulle blanche, birre più delicate che permettono maggiore sperimentazione. In ogni caso, ecco una lista delle Weiss italiane che potete trovare in circolazione:
- Revelation Cat – Take My adWeiss
- Birrone – Thug Life
- Lambrate – DOMM
- 61cento – Picus
- San Gabriel – Weiss
- Flea – Margherita
Come si serve e versa la weiss
Dopo questa lista di weiss da provare, cosa aspettate ad assaggiarla? Attenzione però. Questo stile di birra richiede una cura particolare del servizio per garantirvi la miglior esperienza di beva possibile.
Il bicchiere da usare per versare una birra Weiss è particolare e inconfondibile. E’ alto e stretto, leggermente ristretto la centro per poi allargarsi a corolla verso la fine per accogliere il cappello di schiuma. La sua forma è ottimale per favorire la tenuta della schiuma e creare il tipico “cappello”, elemento indispensabile per servire la weiss alla maniera tedesca e per gustarne l’essenza. Assolutamente da evitare i boccali e le coppe!
Fonte foto: cervezaprimator
La temperatura di servizio deve essere tra gli 8 e i 10 gradi. Non più bassa di cosi per evitare di affievolire i profumi di spezie e frutta, non troppo alta per dissetarci e rinfrescarci al meglio.
Versate la birra con delicatezza, senza inclinare il bicchiere e facendo schiumare la birra. Questo passaggio è indispensabile per creare la schiuma ed eliminare un po’ di anidride carbonica che altrimenti finirebbe nel vostro stomaco provocando sgradevoli effetti collaterali. Non versate tutta la birra insieme. Arrivati a metà del bicchiere fermatevi e aspettate che la birra decanti e la schiuma si disfi. Quindi continuate a versare. Di solito sono necessari tra i 3 e 6 “step”. Arrivati alla fine del bicchiere lasciate che la schiuma fuoriesca leggermente dal bordo. Si sarà formato un cappello cremoso e denso che invece di colare giù conferirà alla vostra birra un tocco in più.