Ci piace: la pizza
Non ci piace: l’attesa
Da provare: la Schlenkerla
A rischio di beccarci qualche sberla da Giorgione, il celebre titolare del locale, recensiamo oggi il Mastro Titta, storico locale del quartiere Ostiense. Munitevi di torcia o candela perchè entrando al Mastro Titta sarete avvolti dall’oscurità.
Il locale è su due piani, il primo piuttosto stretto con il banco delle spine ben in vista all’ingresso (si fa per dire, date le tenebre in cui galleggia) ed il secondo più vasto e spazioso, affianco alle cucine. L’arredamento in legno è un po’ vecchiotto e scomodo ma tutto sommato accettabile.Grande scelta di birre alla spina anche se non tutte quelle indicate sul menu sono disponibili a causa della rotazione stagionale. Vi consigliamo di chiedere informazioni al personale, ma attenzione a formulare bene la domanda: le cameriere possono essere alquanto suscettibili!
Discreta l’offerta di birre belghe, più interessanti quelle dalla Germania. Da rilevare la presenza della Schlenkerla, una birra affumicata tedesca dall’inconfondibile ed intenso aroma di speck. Noi assaggiamo la HTB Heller Bock, birra bavarese da 6,8°. Media gradazione, massima beverinità. Alessietto, invece, in vena di esagerazioni, ordina una Aventinus da 1 litro e 8° alcolici. Attesa un po’ lunga ma giustificata dalla perfetta tecnica di spillatura e dal meraviglioso cappello di schiuma con il quale ci vengono servite le birre.
Birra: 3/3,5
Servizio: 2/3
Cucina: 1/1,5
Ambiente: 1/2
Totale: 7