Birstrò

Roma è come un fermentatore! Al suo interno è incredibile il fermento (appunto!) che trasforma normali e tranquilli ragazzi e ragazze in imprenditori con idee originali. Oggi parleremo di uno in particolare: Claudio, il birraio del Birstrò.

IL LOCALE

Meravigliosa e nuova realtà brassicola in quel der Pigneto, come facilmente evocabile dal nome, il Birstrò coniuga la buona birra artigianale con un ottimo menù ben curato e molto succolento… da bistrò! Ingredienti semplici e poveri ma che si esprimono con meravigliosa eccellenza grazie allo chef, fratello di Claudio, nonché co-proprietario del locale.

Il locale, che offre un 50 coperti circa, è unico per un altro fondamentale aspetto: è un BREWPUB! con un meraviglioso impianto da 300 litri a vista, i tre fermentatori da 750lt e i due fustoni da spillatura accanto al bancone. Immediatamente si ha la sensazione di essere entrati in una bottega di un artigiano, ma invece di miliardi di oggetti e del caos propri di un artista, si viene coccolati da una luce calda e da un ambiente gioviale, sobrio ed elegante. Claudio fa da Cicerone a tutti i suoi ospiti, senza essere invadente, con cortesia e spirito. Dalla cucina poi, a vista anch’essa, arrivano piatti e profumi davvero invitanti.

LA BIRRA

Come giustizia vuole le vie delle spine sono rigorosamente marca Birstrò, tranne una che ospita nel locale altre realtà, 4 in tutto. L’offerta è composta dalla Prima, golden ale da 5%, giusta di corpo, mielosa che le conferisce una nota amarognola alla fine e aromi di vaniglia; la Pigneta, I.P.A. da 5%, beverina e spigliata sul finale; e infine la Trip-Hop, tripel da 8%, corposa dal bel colore ambrato e note floreali ben bilanciate con l’amaro. Per dover di cronaca hanno tutte oltre la sufficienza, ma ancora non sono l’eccellenza. A noi poco importa perché siamo sicuri che il Birstrò potrà solo che migliorare. Hanno aperto a novembre 2013, ci vuole solo un po’ di rodaggio.

LA CUCINA

In cucina assaggiamo solo le chips, fatte a mano e servite con Ketchup e maionese fatte in casa, una delizia! Peccato aver cenato prima perché il menù meritava una conoscenza approfondita dei piatti che variano dalla semplicità della tradizione al gusto intenso dei gourmet. Restiamo sinceramente colpiti.

GIUDIZIO FINALE

Il punto forte del locale è sicuramente l’originalità. Al Birstrò ti senti un po’ come in una cantina nella valle del Chianti per una degustazione privata: rilassato e a tuo agio. Unica nota negativa il poco spazio a disposizione e la non facilità di parcheggio. Nel caso foste un gruppo un po’ più folto, vi conviene fare un colpo di telefono in anticipo.

Birstrò, recensito da Birra degli Amici il 24 febbraio 2014. Voto: 3,75

Via Luigi Filippo De Magistris 64,66,68 Roma – Pagina Facebook

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3 Commenti

  1. ah, con l’occasione segnaliamo che siamo convenzionati con il parcheggio a solo dieci metri dal locale – che è gratuito per i clienti del Birstrò!

    anche se raccomandiamo l’uso della bici 🙂

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