IL LOCALE
Innanzitutto una breve introduzione. Come dicevamo, il Draft è una sorta di birreria gemella del 4:20, ovvero una creatura del buon Alex Liberati, patron anche di Revelation Cat e di ImpexBeer. Insomma, uno che di birra ne sa qualcosa.
Il locale si trova su viale Ippocrate, vicinissimo alla città universitaria e nel cuore del quartiere universitario per eccellenza. Trovare parcheggio non sarà facile, munitevi di pazienza. Riconoscerete il luogo dal grande gatto incaxato che campeggia sulla vetrina e che affaccia direttamente sulla strada. Questa volta per entrare non troviamo fila, anzi, l’ambiente sembra abbastanza tranquillo.
L’interno è molto ampio e si compone di un unico ambiente con tavoli di diverse dimensioni, alti e bassi, tutto rigorosamente in legno. Molto carino. Sulla destra vi troverete l’immenso bancone e l’altrettanto immenso impianto da 30 spine. Peccato che non siano tutte dedicate alla birra ma anche a cocktail, shottini e alcoli vari.
L’arredamento è gradevole, se non fosse per gli incomprensibili sgabelli alti, privi di qualsiasi appoggio per i piedi e che ci costringono a penzolare dall’alto del trespolo come fossimo dei piumati pennuti.
LA BIRRA
La birra è il pezzo forte dell’intero locale. Offerta assolutamente esclusiva e interamente dedicata alle birre di Revelation Cat, una linea che può piacere o non piacere ma che sicuramente si presenta come unica e originale. Dal canto nostro, ci tuffiamo ad apprezzare la Bombay Cat e la Alpha Blood, rimanendo molto soddisfatti. La prima è una black Ipa perfettamente equilibrata, la seconda un barley wine luppolatissimo ma che si rivela riscaldante e beverino allo stesso tempo.
Non sono tutte luci però. Chi ci segue sa che quando qualcosa non ci piace non esitiamo a riportarlo nelle nostre recensioni e non possiamo esimerci neanche questa volta. Innanzitutto la “Borsa della birra“, una trovata originale ma tutt’altro che apprezzabile. Si tratta di un software che monitora le consumazioni dei clienti in tempo reale facendo crescere o diminuire il prezzo dei drink a seconda della richiesta. Uno schermo gigante mostra l’andamento dei prezzi al pubblico.
Efficacissima dal punto di vista pubblicitario, può sicuramente colpire la clientela meno interessata (o meglio dire “più squattrinata”) facendo pensare che si possa spuntare un prezzo inferiore sui drink meno richiesti. Purtroppo, dopo aver impiegato circa un’ora e mezza a capire quanto costava la nostra birra (sempre se riesci a capire quali birre sono disponibili) ci è preso un coccolone quando lo abbiamo scoperto. Quasi 7€ il bicchiere! E’ vero che la qualità si paga, ma 7€ ci è sembrato veramente eccessivo. In questo modo si incentiva il pubblico a consumare la birra meno richiesta piuttosto che quella che hai voglia di bere.
La seconda cosa che non ci è piaciuta è la clientela. Chiaro che in una zona del genere non possono mancare studenti, universitari e giovini, tuttavia ci è sembrato che il locale raccogliesse una quantità eccessiva di “pischelletti”. Soprattutto, che la politica del Draft puntasse decisamente in quella direzione, ovvero ad assomigliare ad un cocktail bar piuttosto che ad una birreria. Gli sbandierati “shottini artigianali” ad 1€ ne sono un ulteriore conferma. Per carità, nulla di male in tutto ciò, ma non è questo il genere di locale che ci interessa.
GIUDIZIO FINALE
Terza cosa che non ci è piaciuta: l’impianto. Brutto. A parte l’essere probabilmente scomodo per chi spilla (è infatti molto alto) e l’avere shottini e cocktail al posto della birra, con tutta quella parete in acciaio lucido assomiglia vagamente ad un orinale. Insomma, per una birra continueremo a frequentare il 4:20, decisamente più sulle nostre corde rispetto al Draft.
Viale Ippocrate 64, Roma
dalla foto dei piedi sembrerebbe che qualcuno si è impiccato dopo aver pagato una birra 7 euro….
ahahahahahah
Ciao ragazzi ci sono stato da poco, e con grande soddisfazione posso dirvi che hanno tolto la “borsa della birra”!!! GRANDI!!
Grande Fede, ottima notizia per tutti noi beoni!!