King Arthur

Come vi abbiamo raccontato nel post precedente, alla manifestazione Un Mare di Birra dello scorso 25 aprile erano presenti tutti (o quasi) i pub indipendenti di Roma e dintorni. Fra questi abbiamo avuto il piacere di conoscere il King Arthur di Ciampino di cui, lo ammettiamo, ignoravamo l’esistenza. Ci siamo fatti perdonare andando subito a scoprirlo.

Venendo da Roma, troverete il locale subito all’ingresso di Ciampino, in una traversa interna sulle destra. Le strade sono un po’ strette e il parcheggio non è semplicissimo da trovare. L’ingresso non affaccia proprio sulla strada ma si apre su di un lato dell’edificio e può risultare non immediatamente visibile.

L’ambiente è abbastanza tradizionale ma molto curato e gradevole. Spazio al legno nell’arredamento. Boccali, bottiglie di whisky e birra sugli scaffali, stampe e sottobicchieri di birra incorniciati alle pareti. Molto carina la trovata di lasciare a vista, in una vetrinetta, i fusti e gli attacchi delle spine. Entrando ci si trova subito di fronte al bancone in legno con ben 9 vie di cui 2 a pompa. Ci si può accomodare al banco o ad uno dei tavoli nella parte sinistra del locale. Lo spazio non sembra grandissimo ma, pur arrivando attorno alle 23.00, non troviamo molta clientela. L’impressione di un locale poco frequentato svanisce però solo mezz’ora più tardi quando lentamente il King Arthur si popola di vita fino a riempirsi.

Ci accomodiamo e sfogliamo la carta delle birre, che comunque è possibile consultare sulla lavagna che domina il locale, segno che la rotazione è molto frequente. Quasi ci commuoviamo leggendo i nomi di alcuni dei birrifici da noi più amati e che, soprattutto, è assai raro trovare alla spina se non in occasioni speciali: Loverbeer, Foglie d’erba, Buskers, ma anche Extraomnes del buon Schigi e Stavio.

Vorremo ordinare e scolarci l’intero pub e a stento riusciamo a trattenere le convulsioni di goduria. Special Guest della serata, il Provanz, l’amico-giramondo, che assaggia per noi la Tripel di Extraomnes. Dildo ed il Secco ordinano in sequenza quasi tutto l’ordinabile. Madamin e Papessa by Loverbeer, Hopfelia di Foglie d’erba, Kashmir di Buskers, Nartra di Stavio.

Si mangia anche piuttosto bene con un offerta culinaria semplice ma niente male. Focacce farcite, hamburger al piatto con patatine, ma anche pasta asciutta e, per gli amanti del dolce, dessert. Ci concediamo un paio di focacce farcite (ottima quella con radicchio, gorgonzola e speck) per ricordare all’espatriato Provanz i sapori della nostra penisola e, dato il periodo, un piatto di fave e pecorino. Tutto molto buono. La focaccia è delle dimensioni di un panino (anzi, forse assomiglia molto più ad un panino che ad una focaccia), quindi se siete affamati vi consigliamo di ordinarne una da non dividere.

Prezzi poco più alti della media, con bicchieri di birra che vanno dai 4 ai 6€, ma più che giustificati dalla qualità e particolarità del prodotto.

Commosso da tanto ben di Dio, il Provanz annuncia che non lascerà mai più l’Italia. Ma noi lo conosciamo, e domani sarà già su qualche aereo in direzione di di uno degli altri 4 continenti. Per una sera ci godiamo l’amico ritrovato che, si sa, vale un tesoro. Un po’ come scoprire una nuova birreria con vera birra di qualità: il King Arthur.

King Arthur, Via Pirzio Biroli, 119 – Ciampino, recensito da Birra degli Amici il 2 maggio 2013. Voto: 4.3

Foto da: Pagina Facebook del King Arthur www.facebook.com/pages/King-Arthur

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