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L’ambiente sembra molto più curato, più publican e meno disneyland. L’armatura super-kitch, invece e purtroppo, è sempre lì, anche se nascosta. Il Sir Daniel infatti è un pub in stile medievale, con tanto di cancelli levatoi posticci, alabarde e lampadari in stile. Probabilmente anche per questo l’atmosfera si è conservata alquanto “teen”.
Il locale è abbastanza ampio, può ospitare all’incirca una quindicina di tavoli. La notevole frequentazione può però rivelarsi un problema nel fine settimana.
Il cambiamento più notevole si è verificato sotto il punto di vista birraio. Otto spine, tutte artigianali. Tra queste: De Ranke, Birrificio San Giovanni, Brew Dog e (udite udite) Cantillon. Una scelta variegata e di qualità. Bravo Daniel!
La cucina è molto semplice ed essenziale. Panini, taglieri e torte rustiche vanno per la maggiore.
Assaggiamo la Gueuze Cantillon, la Guoden Draak e la Torbata. Tutti soddisfatti, secondo i nostri rispettivi gusti. Acida e barricata la gueuze, dolciastra e alcolica la Gouden, affumicata con un forte aroma di torba la Torbata. I bicchieri erano un po’ a casaccio, il tempo d’attesa un po’ lungo, ma la ragazza che ci ha servito simpatica e anche abbastanza competente.
Prezzi decisamente convenienti. Non capita spesso di pagare 4 euro il bicchiere. Ambiente informale e tranquillo, anche se un po’ buio per i nostri gusti. Ottima serata.