Continuiamo la scoperta delle birre e dei birrifici più interessanti della nostra penisola. Oggi ci spostiamo nel basso Lazio, più precisamente a Veroli in provincia di Frosinone.
Chi conosce la storia del nostro blog sá che tutto iniziò con un semplice kit per fare la birra in casa e si trasformò presto in una passione incontrollabile. La storia del birrificio che stiamo per raccontarvi ha molto in comune con la nostra.
“Galeotto fu quel kit” anche per il Birrificio Ciociaro! Quello che iniziò come giovane curiosità del mastro birraio Francesco si trasformò con i suoi due soci in una realtà imprenditoriale di passione e successo.
Birrificio Ciociaro è un nome che si sta affermando con crescente interesse da parte del pubblico nel panorama birrario laziale. Tintinnano i bicchieri… pardon… i boccali di tutta la ciociaria per questi ragazzoni e le loro creazioni. In tre anni di attività hanno sfornato tante ricette di qualità e ben strutturate, alcune davvero originali. Le abbiamo assaggiate per voi e oggi vi raccontiamo quelle che ci hanno colpito di più.
Smokey Ciociaria (rauchbier)
Ci fiondiamo subito sulla Smokey Ciociaria, una rauch dal colore leggermente ambrato. Nel bicchiere la visione è più che invitante: schiuma bianca e cremosa e carbonatazione spinta.
Aroma gradevolissimo tra il crosta di pane dei malti base e l’affumicato dei malti speciali. Più intensi quelli base. L’affumicato non è invadente e nel complesso si percepisce un equilibrio generale.
Anche al palato la Smokey mantiene il suo equilibrio con sentori affumicati che variano dal legnoso alla pancetta, che aggiungono ulteriore pregio. Ci lascia la bocca asciutta e pulita con una fenomenale voglia di berne ancora. Abbinatela a grigliate di carne o pesce ed avrete creato un’esperienza incredibile.
Sun Rise (Neipa DDH)
Una graditissima sorpresa ci arriva dalla Sun Rise, una NEIPA (o Juicy IPA) dall’aspetto e dal profumo veramente invitanti!
Nel bicchiere notiamo una schiuma bianca e fine. Birra opalescente di colore ambrato che ti fa venir voglia di berla tutto d’un sorso, soprattutto quando i profumi di pompelmo del luppolo Amarillo e di frutta tropicale pervadono l’aria. Ad una seconda analisi si possono distinguere il mango e la papaya.
In bocca l’amaro va a braccetto con i sentori di frutta percepiti al naso. Non troppo carbonata la Sun Rise è la classica NeIPA che non ti stancheresti mai di bere. Si congeda lasciandoci una bocca leggermente amara coccolata dalla dolcezza della frutta tropicale. Consigliamo di berla sdraiati al sole di una spiaggia caraibica (se possibile!).
La Ciocia (Kolsch)
Esplorando l’universo ciociaro ci siamo giustamente imbattuti nella Ciocia (non fate battute, qua si parla di birra), che ha di recente vinto la medaglia di bronzo al Barcellona Beer Challenge, e dobbiamo dire di essere rimasti piacevolmente sorpresi dall’assaggio.
Kolsch dal colore giallo paglierino, schiuma molto densa ma evanescente “la Ciocia” rispecchia appieno il suo stile. Birra ad alta fermentazione da 5,2°, leggera e fresca, al naso si possono distinguere subito delle leggere note fruttate. Al primo assaggio si apre con un invito fresco e dissetante in cui si distinguono note di pane. Il finale al palato è secco e agrumato, lasciando la bevuta pulita ed asciutta.
La ciocia è una birra dissetante e dal corpo leggero, adatta ad un consumo veloce stile aperitivo o da “chiacchiere estive all’aperto”. Da abbinare a formaggi freschi o primi piatti freddi.
Chella Nera (Outmeal Stout)
Proseguiamo il nostro giro di assaggi con la “Chella Nera” una outmeal stout che al primo impatto sembra rispettare a pieno i cardini del suo stile. Schiuma fine, pannosa e persistente di un bel colore bruno. Al naso prevalgono le note di caffè che in bocca si affiancano a quelle di liquirizia. Ne fanno le spese i sentori di cioccolato che percepiamo ma in modo meno marcato rispetto agli altri due. Una birra non molto corposa ma gradevolissima da bere. Si congeda con un amabilissimo amaro. Attenzione a non berne troppa!
L’oro de Vergli (Tripel)
Per chiudere, alziamo l’asticella alcolica e passiamo a qualcosina di più corposo, la tripel L’Oro de Vergli. Appena versata ci appare di un colore dorato sormontato da una schiuma bianca fine e persistente. Il naso viene subito avvolto da un dolce profumo di caramello che ad una analisi più attenta si affianca a sentori di frutta secca. Bella corposa, L’Oro de Vergli risulta comunque secca e ci lascia con un amaro ben marcato.
Bhe, che dirvi? Dopo tutti questi assaggi siamo un po’ sbronzi. Facciamo i complimenti al Birrificio Ciociario e vi ricordiamo che se volete provare anche voi le loro creazioni potete visitare il loro sito web o andarli a trovare a Veroli (FR), Contrada Brecceto 8. Sul sito, tra le altre cose, trovate i loro pratici ed economici fustini da 5 litri, ottimi per le feste!