Per chi fosse già passato alla produzione di birra con tecnica all-grain, dovrebbe essere abbastanza chiaro che mescolare l’impasto del mosto non è proprio come mescolare un minestrone. A seconda della ricetta, potreste ritrovarvi a rimestare per più di un’ora una decina di chili di grano macinato immersi in decine di litri d’acqua.
Se non possedete dei bicipiti alla Schwarzy, potreste incontrare qualche difficoltà. Senza contare che, tenere costantemente aperto il coperchio della pentola, comporta una maggiore evaporazione ed una significativa dispersione di calore, con un inevitabile rallentamento complessivo del lavoro.
Nè si può d’altronde rinunciare a mescolare l’impasto, operazione indispensabile a garantire una temperatura omogenea ed una migliore estrazione di amidi dal malto. Gli homebrewers si sono dunque ingegnati per trovare una soluzione.
La più popolare tra i birrai casalingi è sicuramente l’uso di un motorino da tergicristalli, dotato di ottima resistenza e capace di lavorare senza problemi per prolungati periodi di tempo.
Anche noi, per il nosto sistema di mescolamento, ne abbiamo acquistato uno. Camion o auto non fa differenza. Presso un qualsiasi sfascio potrete trovarne uno ad un prezzo accessibile. Per il nostro abbiamo speso 20 euro.

L’albero che ne è derivato, è stato dunque allacciato al motore tramite un piccolo raccordo.Per fissare il motore alla pentola, abbiamo fatto praticare tre fori in cui inserire delle viti ed un terzo in cui far passare il raccordo. Senza bisogno di alcun fabbro, potete praticare in autonomia i fori utilizzando un trapano ed una adeguata punta per metallo.

Grazie alla cortesia degli operatori dell’isola ecologica di Ponte Mammolo, siamo riusciti a raccattare un paio di vecchi alimentatori, di cui il più potente da 12 v e 10A.
Costruite un ponte per permettere l’accensione dell’alimentatore (vedi qui) e operate i dovuti collegamenti con il motorino. Se tutto andrà bene dovrebbero iniziare a…girarvi le pale!

– le pale devono essere inclinate, in modo che lavorino portando verso l’alto l’impasto, evitando quindi che la parte bassa della pentola registri temperature più alte della media;
– saldare le pale alla barra filettata garantisce maggiore solidità ma minore flessibilità. Questo è verissimo per chi ha intenzione di variare le quantità delle cotte; per cotte con minore quantità, le pale superiori potrebbero rimanere fuori dall’impasto e girare a vuoto.
Per ovviare a questi inconvenienti, abbiamo progettato, per ora solo sulla carta, un nuovo sistema di mescolamento: si acquistano delle comuni schiummarole da cucina, circa sei, si taglia e si fora il manico, lo si inserisce nella barra filettatta e lo si blocca con dado e controdado. In questo modo sarà possibile di volta in volta regolare l’altezza delle nostre pale. Molto più rusticamente, pieghiamo poi il braccio della schiummarola per imprimergli l’inclinazione migliore.
Anche in questo caso, non c’è una soluzione buona ed una cattiva. Tutto dipende dai mezzi a disposizione e dalle esigenze dell’homebrewer. La nostra è solo una delle tante soluzioni possibili, che vi proponiamo esclusivamente come spunto creativo. Chi volesse può, in alternativa, acquistare un mescolatore per polenta (vedi qui) riadattandolo successivamente allo scopo.
Buon lavoro e speriamo di avervi ispirato!