Il 90% di chi acquista un kit per fare la birra si ritrova tra le mani questa misteriosa bustina di polvere bianca: il metabisolfito di potassio. Cos’è questa sostanza e a cosa ci serve nel processo di produzione delle birra a casa? Cerchiamo di capirne qualcosa e di trovargli un posto tra la nostra attrezzatura birraia.
Cos’è il metabisolfito di potassio
Quanti di voi trovandosi tra le mani questa bustina e leggendo l’etichetta, si sono domandati: “che diavolo è il metabisolfito”? Per rispondere dobbiamo ripassare insieme un po’ di chimica.
Il metabisolfito di potassio è il sale di potassio dell’acido disolforoso. Per chi fosse interessato, la sua formula chimica è K2S2O5. Allo stato solido, che è lo stesso che troviamo all’interno della nostra busta da kit, si presenta come una polvere bianca dall’odore pungente e fastidioso. Questo odore un po’ sgradevole è proprio dovuto alla presenza di zolfo. Benissimo. Ma come mai ce lo ritroviamo nei kit per fare la birra?
A cosa serve il metabisolfito: uso per fare la birra
Il metabisolfito è molto diffuso ed utilizzato in ambito enologico, sia come antifermentativo che come antiossidante e conservante. Quando sulla bottiglia di vino leggete “contiene solfiti” è proprio perchè all’interno del vino è stato aggiunto del metabisolfito.
Metabisolfito in enologia
Perchè in enologia si usa questa sostanza?
Il metabisolfito a contatto con l’acqua produce anidride solforosa, un gas che ha 2 particolari caratteristiche:
- Antiossidante: cattura ossigeno libero ed evita l’ossidazione del mosto;
- Antisettica: uccide i batteri responsabili della degradazione dell’etanolo ad acido acetico.
In breve, previene le infezioni acetiche e favorisce la stabilizzazione del mosto. Si utilizza moltissimo per sanificare le botti, la cantina e in generale tutta l’attrezzatura enologica. Ottimo! Ma perchè viene utilizzato anche in ambito birraio?

Metabisolfito in ambito brassicolo
In ambito brassicolo, il metabisolfito non ha assolutamente lo stesso ruolo e funzione di quello enologico. Il metabisolfito non va aggiunto alla birra, in quanto conferirebbe un sapore alquanto sgradevole.
Nelle istruzioni dei kit si consiglia di utilizzarlo per pulire l’attrezzatura. Come abbiamo visto per il vino, il metabisolfito a contatto con l’acqua produce anidride solforosa che ha appunto una funzione antisettica. I birrai che lo utilizzano nei loro impianti sono però veramente pochi, e spesso si preferisce altre sostanze più efficaci e adatte al mondo della birra.
Per nostra esperienza, l’odore che lascia sull’attrezzatura è parecchio fastidioso e richiede un lavaggio intenso. Se poi sfortunatamente dovesse finire nella birra, può apportare uno sgradevole sapore metallico, facendogli guadagnare il nomignolo di “metalbisolfito”.
A seconda della circostanza, per sanitizzare l’attrezzatura consigliamo una soluzione di candeggina, ChemiPro Oxi, acqua ossigenata, o in taluni casi soda caustica. Potrete trovare tutte le informazioni utili nella nostra guida alla sanitizzazione e pulizia.
Perchè il metabisolfito continui ad essere inserito nei kit per fare la birra rimane un mistero anche per noi. Probabilmente i primi venditori di kit birra, provenienti da esperienze nel mondo enologico, hanno aggiunto questa sostanza nell’attrezzatura e da lì non si è mai più schiodata per inerzia.
Quanto metabisolfito usare per sanitizzare: le giuste dosi
Se proprio le nostre argomentazioni non vi hanno convinto e volete utilizzare il metabisolfito come sanitizzante (magari perchè oramai ve lo siete ritrovato nel kit), dovete conoscere bene le giuste dosi per utilizzarlo.
La soluzione di acqua e metabisolfito per pulire l’attrezzatura deve essere di circa 3-4 cucchiaini per ogni litro di acqua. Non superate queste dosi, sia perchè diventerà difficile rimuovere l’odore di zolfo, sia perchè i fumi prodotti durante la pulizia potrebbero essere nocivi.
Il metabisolfito di potassio fa male?
E qui veniamo ad un altra domanda molto comune tra gli homebrewer di primo pelo. Quella riguardante la tossicità del metabisolfito. Il metabisolfito è pericoloso? Nuoce gravemente alla salute?
Il linea generale, il metabisolfito non nuoce alla salute. Prova ne è che viene aggiunto anche all’interno del vino. Come tutte le sostanze chimiche, però, ci sono delle dosi di tolleranza e dei limiti di concentrazione che non devono essere superati. Soprattutto, può causare reazione allergica in soggetti particolarmente sensibili.
Anche l’anidride solforosa, il gas che si sprigiona quando il metabisolfito entra a contatto con l’acqua, è irritante per gli occhi e le vie respiratorie.
Se decidete di usarlo, il nostro consiglio per stare tutti sereni e contenti è:
- usate dei guanti durante il lavaggio
- la stanza in cui usate il metabisolfito deve essere abbastanza grande e sufficientemente areata
- evitate il contatto con gli occhi
- non superate le dosi consigliate
Metabisolfito scaduto: posso ancora utilizzarlo?
Un altro grande problema insorge quando ci dimentichiamo la bustina del metabisolfito in un angolo della cantina e salta poi fuori a distanza di anni. La domanda di noi homebrewer è: il metabisolfito scade? Posso ancora utilizzarlo?
Il metabisolfito è un sale, non è quindi soggetto a deperimento come per gli alimenti. Teme però l’acqua che potrebbe degradarlo e renderlo inefficace. La risposta quindi è: il metabisolfito non scade, purchè sia conservato al riparo dall’umidità.
Dopo l’utilizzo, chiudete quindi bene la bustina possibilmente sigillandola e conservatela in un posto asciutto e riparato.
Dove si compra il metabisolfito
Se siete interessati ad usare il metabisolfito di potassio per sanificare la vostra attrezzatura, potete comprarlo in qualsiasi agricola ben fornita. Talvolta anche nei negozi di giardinaggio.
Se invece preferite acquistare online, il solito Amazon ha la soluzione giusta per voi. In alternativa, i siti di settore come MrMalt, Birramia e Polsinelli offrono buste di metabisolfito di diverse dimensioni e prezzi per tutti i gusti.
Buon bisolfito a tutti!