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Produrre birra in casa: consigli per iniziare

Oramai il fenomeno dell’homebrewing, vale a dire l’hobby di farsi la birra in casa, ha preso largamente piede in Italia e un gran numero di persone si avvicina a questo mondo incuriosita e affascinata. Se anche tu sei fra quelli che ne ha sentito parlare ma ancora non ti sei deciso a lanciarti nell’impresa, questo post è dedicato a te. Qui troverai alcuni consigli utili per iniziare a produrre birra artigianale, informazioni sui costi, fasi di produzione, reperimento del kit e tutto quanto sia necessario. Se invece vuoi fare un passo indietro e avere una panoramica più ampia dell’argomento, forse la nostra guida su come fare la birra è quello che fa per te.

INIZIARE DALLE BASI

Fare la birra non è complicato. Basta iniziare dalle cose semplici. Esistono due principali tecniche per la produzione casalinga, l’All Grain e il Kit. Se sei completamente digiuno di tecniche e processi produttivi, ti consigliamo vivamente di iniziare dalla seconda. E’ semplicissima, economica e ti permetterà di avvicinarti all’homebrewing con gradualità, scoprendo passo passo le fasi della produzione e i diversi aspetti di questo fantastico mondo.

Comprare il kit per la birra

Questo ovviamente è l’aspetto più importante per iniziare. In passato abbiamo dedicato un post intero sull’acquisto del kit, puoi andare a rivedertelo per studiare i costi e le opportunità disponibili. Generalmente non si spende mai più di 100€ tra strumentazione e barattolo di estratto.

Quanto spazio occorre per produrre birra in casa?

Non tanto. Quello di cui hai bisogno sono i fornelli di una cucina con sufficiente spazio per potersi giostrare con gli strumenti e le pentole ed un luogo in cui riporre il fermentatore da 30 litri che troverai all’interno del kit. Puoi metterlo in bagno, in cantina, in balcone, in cucina… l’importante è che la temperatura sia abbastanza costante (sbalzi termici di 2-3 gradi), non sia direttamente esposto al sole e non sia più freddo di 17°.

Le fasi della produzione

Fermentatore per birra in casaIl processo di produzione della birra con il kit può scomporsi in tre momenti principali: la produzione del mosto (ammostamento), la fermentazione e la rifermentazione in bottiglia. Si definisce “mosto” il liquido zuccherino che, in seguito alla azione fermentativa dei lieviti, diventerà birra.

Per produrlo basta disciogliere il contenuto di un barattolo di estratto di malto all’interno di una pentola d’acqua e farla bollire per una decina di minuti. Lo si trasferisce poi in un contenitore di plastica fornito con il kit che servirà da fermentatore. Aggiungendo i lieviti e chiudendo il coperchio, passerai alla seconda fase.

La fermentazione durerà all’incirca 14 giorni, ma potrebbero volerci anche di meno a seconda del tipo di birra prodotto e del lievito utilizzato. In questa fase è molto importante mantenere la temperatura costante. Quando la birra avrà smesso di fermentare, imbottiglia aggiungendo dello zucchero e lascia le bottiglie in un luogo ben caldo (22-24°) per una quindicina di giorni. Questa fase di rifermentazione in bottiglia, servirà a conferire alla birra la giusta frizzantezza.

Per conoscere nel dettaglio tutti i passaggi e procedimenti necessari, consulta la guida per fare la birra con il kit.

Fare la birra in casa: quanto costa

Come già detto, i costi per l’acquisto di un kit si aggirano intorno ai 70-80€, mentre un barattolo di estratto può variare dai 15 ai 20€. Le spese supplementari che dovrai sostenere sono minime: il gas della cucina, o di un fornellone da campeggio, le bottiglie (che però puoi anche reperire attraverso parenti e amici beoni), i barattoli di estratto, eventuali strumenti danneggiati o prodotti esauriti (sanitizzanti, tappi etc.).

L’All Grain invece è assai più costoso. A seconda del tipo di impianto che si vuole realizzare, si può spendere da 200€ a 400€, ma c’è anche chi arriva a spenderne 1000€ e più.

Alcuni consigli utili per iniziare

Inizia con ricette semplici, senza aggiunte di ingredienti particolari o originali. Impara prima la meccanica dell’homebrewing e dei suoi passaggi. Allenati a riconoscere i sapori conferiti da malto, luppolo e lievito, gli ingredienti fondamentali della birra. Solo dopo aggiungi complessità alle tue ricette.

  1. Non lasciarti scoraggiare dagli errori, ma cerca di farne tesoro per migliorare cotta dopo cotta.
  2. Fai la birra in compagnia. Oltre a essere meno faticoso, sarà più gratificante e divertente. Ricorda, la birra è condivisione!
  3. Non farti seghe mentali birrarie. Sii preciso e organizzato ma non esagerare. Rilassati e non farti troppi problemi. Controllare ogni 15 minuti lo stato della birra nel fermentatore non la farà fermentare più velocemente. Se qualcosa va storto…AMEN!
  4. Informati il più possibile attraverso libri o siti internet. Nella sezione Fare la birra troverai tutte le risposte possibili alle tue domande impossibili. Se lo desideri puoi sempre scriverci all’indirizzo che trovi nella pagina dei contatti.

Speriamo di averti convinto ad intraprendere questo entusiasmante cammino. Se così fosse…alla salute!

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4 Commenti

  1. ciao carissimi, mi serve un altro vostro consiglio (aiuto), ho comprato un lievito safale us 05 per fare una IPA con un malto pronto della Coopers, sostituendo quello in dotazione. La domanda è: devo usare tutta la bustina di 11,5 g o solo una parte? Grazie e a presto Peppe.

  2. Ciao, sono da poco entrato nel mondo dell’homebrewing.
    Una cosa che ho notato di questo mondo…è che ognuno dice la sua opinione, anche in contraddizione con quella di altri 🙂 Ovviamente questa non è una critica…anzi, fa capire che la “ricetta perfetta” non esiste. Però sicuramente fa entrare in confusione novellini come me.
    Avrei però tre dubbi che forse voi potrete aiutarmi a togliere:

    1) Alcuni dicono che malti come il Biscuit o l’Aromatic non vanno assolutamente usati nell’E+G, in quanto sono malti che richiederebbero ammostamento. Però ho visto anche delle ricette dove li usano tranquillamente (anche se in quantità ridotte).
    2) Altro punto contraddittorio è l’uso dello zucchero candito bruno: c’è chi dice che, per una belgian dark strong ale, non andrebbe usato più del 10%…altri invece utilizzano tranquillamente anche il 13%.
    3) Alcuni dicono che l’uso di un piccolo quantitativo di chocolate in una birra già scurita dallo zucchero candito scuro non serve a niente…altri dicono che da invece un sentore tostato.

    Potreste aiutarmi su questi tre punti?

    • Ciao Raffaele, purtroppo è vero quello che dici. In quei casi probabilmente non fa tanta differenza far in un modo o nell’altro, semplicemente devi trovare la “tua” strada per fare birra nel modo che senti a te più vicino. Per quanto riguarda le tue domande:
      1) esatto, hanno bisogno di mash, quindi ti consigliamo di non usarli nell’EG se non in quantità molto piccole;
      2) sinceramente non sappiamo che dirti. Un 3% in più o in meno non sarà la causa di tutti i tuoi mali. Puoi sperimentare e vedere cosa viene fuori..
      3) il chocolate è un malto tostato e apporta un aroma di caffè e di torrefatto. Lo zucchero candito scuro non da aromi di questo tipo, tutt’al più caramello

      Ciao!

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