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Coltivazione del luppolo in casa: Guida per iniziare

Se sei arrivato su questa pagina, probabilmente sei anche tu uno di quei pionieri che dopo aver auto-prodotto la propria birra ha deciso di fare un ulteriore salto e coltivare il luppolo da birra in casa.

Ci sono tanti motivi per iniziare la coltivazione del luppolo: l’attenzione alla qualitá, alla sperimentazione o semplicemente la curiosità e la voglia di mettersi alla prova. Qualunque sia la tua motivazione, questa guida è per te. Abbiamo raccolto i consigli dei migliori esperti più alcuni suggerimenti frutto della nostra esperienza nella coltivazione del luppolo in casa per fare la birra.

Cosa serve per iniziare la coltivazione del luppolo

Per iniziare a coltivare il luppolo serve innanzitutto tanta buona volontà e pazienza. Il luppolo è una pianta che cresce velocemente, ma inizia a dare dei raccolti soddisfacenti a partire dal secondo anno di vita. Durante il primo anno dovrai curarlo e coccolarlo come un figlio pensando ai frutti di domani.

In secondo luogo, hai bisogno di uno spazio adeguato. L’ideale è un giardino, un orto o un terreno abbastanza spazioso. Come vedremo in seguito, puoi coltivare il luppolo anche in vaso ma i risultati non saranno mai equiparabili a quelli della coltivazione a terra.

Infine, hai bisogno ovviamente di acquistare le piantine di luppolo. Quando iniziammo a coltivare noi, non era facile trovarle in commercio. Bisognava rivolgersi a negozi tedeschi o rimediare le radici sottobanco da improbabili hobbisti. Per fortuna oggi è molto più semplice. Anche in Italia esistono shop online e vivai dove comprare piante di luppolo delle più diverse varietà.

Dove coltivare il luppolo: clima e terreno ideali

Prima di lanciarti in questo impresa, valuta se il clima e il luogo in cui pianterai il luppolo è adatto alla coltivazione. Il luppolo ama climi mediamente umidi e temperati. Cresce praticamente ovunque ma non ama climi troppo rigidi. Se abiti in montagna è probabile che la tua pianta ne soffrirà un po’. Indicativamente, il luppolo ha una buona resistenza fino a 1200m di altitudine.

Scegliere la posizione giusta

Il luogo ideale per la coltivazione deve essere in pieno sole e ben ventilato, così che l’umidità non ristagni troppo.

Il luppolo ha bisogno di moltissima luce per crescere sano e robusto: fino a 16-18 ore di luce nel periodo vegetativo. Scegli quindi un posto ben soleggiato e aperto. Se decidi di appoggiarlo ad una parete, meglio che sia esposta a sud. Se pensi di coltivarlo in balcone o altri luoghi in cui non hai la luce continua, meglio un luogo ben illuminato la mattina e in ombra nel pomeriggio.

Scegliere il terreno giusto

Il luppolo ha bisogno di frequenti annaffiature durante tutto l’anno, ma non ama l’eccessiva umidità. L’acqua non deve ristagnare attorno alla pianta e la terra non deve rimanere fradicia, se non vuoi far marcire le radici o farla ammalare.

Ecco perché il terreno ideale deve essere fine e ben drenante. No assoluto a terreni argillosi. Nel caso il tuo terreno fosse troppo compatto, mescola della sabbia per renderlo più friabile.

Se vuoi essere fiscale, il Ph ideale del terreno è di 6-6.5. Per crescere bene inoltre il luppolo ha bisogno di tante sostanze azotate. Puoi concimare il terreno con del letame o stallatico (sempre che sia possibile recuperarlo). In caso contrario, compost o concime azotato da vivaio vanno benissimo.

Costruire il sostegno per il luppolo

Il luppolo è una pianta rampicante che può arrivare fino a 7 metri di altezza. Per permetterle di svilupparsi appieno ha quindi bisogno di una struttura di sostegno cui avvinghiarsi e attorcigliarsi con i suoi tralci.

Nelle coltivazioni intensive si piantano nel terreno pali di metallo, legno o cemento, di diversi metri di altezza da cui poi partono tiranti di corda o acciaio fissati al terreno su cui far arrampicare le piante.

coltivazioni di luppolo
Coltivazioni intensive di luppolo in Baviera

Tra gli homebrewer che coltivano il luppolo a casa, il discorso è più complesso. Bisogna pensare ad una struttura che faciliti lo sviluppo della pianta ma anche la raccolta, senza costringere il malcapitato ad arrampicarsi fino in cielo.

Il sostegno più utilizzato nelle coltivazioni casalinghe è un palo conficcato nel terreno a metà tra due piante, dalla cui cima partono due cavi fissati a terra con dei picchetti. La struttura a forma di triangolo può essere poi ripetuta con un secondo palo, unito al primo con un ulteriore cavo. Il luppolo può quindi arrampicarsi verso l’alto su uno dei tiranti e poi svilupparsi in orizzontale.

Struttura sostegno per coltivazione casalinga del luppolo
Schema della struttura di sostegno casalinga

Le soluzioni sono molte e variano in base alla fantasia dell’homebrewer. Alcuni creano gazebi e pergolati, altri fitte reti metalliche, altri ancora si accontentano di far poggiare il luppolo su un muro, una ringhiera o staccionata. Ricorda solo una cosa: la tua struttura deve essere decisamente solida. Una pianta di luppolo a pieno carico dopo una giornata di pioggia arriva a pesare anche 15-20kg!

Come coltivare il luppolo: dalla semina alla raccolta

Molti homebrewer partono con l’idea di seminare il luppolo da soli. Il nostro consiglio è invece di acquistare piante già sviluppate. La semina infatti richiede un periodo di acclimatazione del germoglio in luogo caldo e protetto, con ulteriore dilatazione dei tempi e complicazione di un processo già di per sè impegnativo.

Il periodo migliore per comprare il luppolo è verso la fine dell’inverno, quando la pianta è “a riposo”. Tienila in casa al calduccio fino alla fine delle gelate, annaffiandola di frequente con poca acqua in modo che non ristagni.

Dopo l’ultima gelata e l’arrivo della primavera, puoi finalmente mettere a dimora la tua piantina. Prima di farlo, scegli bene il terreno e preparalo ad accogliere il tuo amato luppolo.

Preparare il terreno per la coltivazione

Il terreno in cui andrai a piantare il luppolo richiede un minimo di preparazione. Fai una collinetta di terra di circa 20cm di altezza. Servirá a far defluire meglio l’acqua ed evitare che ristagni. Se hai più piantine, distanzia le collinette tra di loro di almeno 1 metro. Se solo di varietà diverse, distanziale di 2 metri.

Sulla collinetta fai una buca larga circa il doppio del vaso e ugualmente profonda. Inserisci la pianta facendo attenzione a non interrarla più in basso di come era nel vaso. Su ogni collinetta possono stare 2 piantine della stessa varietà. Dopo aver inserito le piante, ricopri con la terra, aggiungi del concime e annaffia abbondantemente.

Crescita e potatura del luppolo

Come già accennato, durante il primo anno di vita il luppolo ha bisogno di stabilizzarsi. Dal secondo il poi produce un buon raccolto. Per questo durante il primo anno è importante non potare, nè tagliare tralci e foglie. Lascia crescere liberamente la pianta così che possa sviluppare delle buone e fitte radici.

Se la tua pianta è invece già al secondo anno, ha bisogno di essere potata. Quando raggiunge un’altezza di circa 40cm (indicativamente dopo 2-3 settimane), seleziona da 2 a 6 tralci per ogni collinetta, quelli più sani e robusti. Taglia gli altri. Pianta i pali e i sostegni su cui far crescere le piante e avvita i tralci rimasti al sostegno. Ricorda: il luppolo deve essere avvitato in senso orario.

Il luppolo si attorciglia in senso orario

Il traliccio può essere di corda, legno o ferro. Ricorda solo che deve essere solido per sostenere piante alte e con un raccolto pesante.

Ricorda di annaffiare frequentemente le tue piante ma senza far ristagnare l’acqua nel terreno. A metà primavera aggiungi un po’ di concime azotato.

Fioritura e raccolta: come capire se il luppolo è pronto

La fioritura del luppolo avviene tra maggio e luglio a seconda del clima. I fiori, detti anche “coni”, sono quelli che utilizzerai nella produzione della birra. Come si fa a sapere quando è il momento di raccogliere i coni di luppolo?

Il luppolo di solito si raccoglie alla fine dell’estate, tra fine agosto e settembre a seconda della zona di coltivazione. Il cono deve essere raccolto quando inizia a seccarsi. Per capire quando è il momento della raccolta, ecco alcuni trucchi consigliati dalla American Homebrewers Association:

  1. Stringi il cono tra due dita: se rimane compresso, deve ancora maturare;
  2. Strofinalo tra le mani: se percepisci odore di erba e cipolla è maturo;
  3. Stropiccialo vicino l orecchio: se scrocchia è maturo;
  4. Guarda bene i coni. Se noti le macchioline gialle tipiche delle ghiandole luppoline è pronto.

Se sei nel dubbio, non avere fretta di raccogliere! Meglio raccogliere tardi che troppo presto. Se la raccolta del luppolo avviene prima del dovuto, la pianta non ha il tempo di sviluppare gli alfa acidi e le resine che danno sapore e amaro alla birra.

Fiori del luppolo
Fiori del luppolo

Come raccogliere il luppolo

Per le piante al primo anno di vita si consiglia di raccogliere i coni di luppolo dalla pianta e lasciarla poi seccare naturalmente senza tagliarla. Questo procedimento permette al nutrimento di rifluire dai tralci verso le radici dando loro la forza necessaria per superare l’inverno.

Per le piante più anziane si consiglia un metodo diverso. Prima di raccogliere, taglia i tralci alla base e lasciali seccare con i coni ancora sopra. Il taglio deve avvenire a circa 50cm dal terreno.

Se la pianta è particolarmente alta, dopo il taglio puoi tirare giù il tralcio e lasciarlo seccare direttamente a terra. In questo caso, attenzione a non far sporcare o inumidire il prezioso raccolto.

In entrambi i casi ti consigliamo di guardare il meteo prima di pianificare la raccolta: non raccogliere il luppolo se ha piovuto nei due giorni precedenti. Aspetta qualche giorno per far asciugare la pianta o il tuo raccolto rischierebbe di ammuffire.

Dopo aver raccolto i tuoi coni, taglia la pianta a circa 15 cm dal terreno e ricopri il fusto rimanente con del letame misto a terra per proteggerla dal freddo e prepararla al prossimo inverno.

Propagazione del luppolo: come dividere i rizomi

Il desiderio di molti homebrewer è anche quello di propagare le piante di luppolo per aumentare la produzione. Il metodo più diffuso ed efficace è la propagazione tramite rizoma. Si consiglia di usare questa tecnica solo con piante che hanno almeno 3-4 anni.

Per propagare il luppolo tramite rizoma, procedi così:

  • Alla termine della stagione, seleziona un tralcio bello robusto, taglialo e interralo in una buca poco profonda;
  • Segna il punto in cui hai sotterrato il tralcio per poterlo riconoscere in futuro;
  • A primavera, dissotterra il tralcio scavando dolcemente attorno al punto segnato e facendo attenzione a non danneggiare la pianta;
  • Se il rizoma ha attecchito, vedrai una o più gemme sul tralcio, simili a piccole palline bianche;
  • Taglia il rizoma lasciando circa 10 cm da una parte e dall’altra della gemma. Il taglio deve essere netto, senza sfilacciature. Usa forbici possibilmente sterilizzate a fiamma;
  • Interra subito il rizoma e ricordati di mantenere il terreno umido per le prime due settimane fino a che il rizoma non ha attecchito.

Uso del luppolo casalingo per fare la birra

Il luppolo ha moltissimi usi, alcuni dei quali cosmetici e terapeutici. Quello che a te probabilmente interessa di più è però quello destinato alla produzione di birra artigianale in casa.

Puoi scegliere di usare il tuo luppolo in aroma o in amaro. Non potendo conoscere i reali livelli di alfa acidi e quindi il suo potenziale amaricante, ti consigliamo un uso in aroma, meglio ancora se in dry hopping.

Luppolo fresco vs secco

Un’ altra scelta che dovrai fare è se usare il luppolo fresco o farlo seccare. La prima soluzione è quella più semplice, ricorda però che i luppolo freschi contengono circa l’80% di acqua contro il 10% dei secchi. Dovrai quindi usare un quantitativo di luppolo fresco maggiore di circa 4 volte quello del luppolo secco.

Come seccare il luppolo

Se decidi di essiccare il luppolo, ricorda che il processo non deve durare più di 3 giorni e la temperatura mai superare i 60°. L’essiccatore è lo strumento perfetto per raggiungere lo scopo. In caso non disponessi di un essiccatore, metti semplicemente i coni di luppolo al sole in un luogo asciutto per un paio di giorni.

Una volta seccati, i luppoli devono essere conservati in freezer in una busta chiusa, meglio se sottovuoto.

Essicazione industriale del luppolo in un grande hangar

Quanto guadagno: coltivare il luppolo conviene?

Alla fine dei conti, coltivare il luppolo conviene veramente? Se facciamo un discorso economico, coltivare il luppolo in casa non conviene. Per tante ragioni:

  1. Richiede un investimento iniziale in termini di tempo, piante, concime, struttura di sostegno, non giustificato dal risparmio nell’acquisto del luppolo;
  2. Il luppolo autoprodotto è perfetto in aroma, ma per l’uso da amaro dovrai probabilmente acquistare un luppolo commerciale di cui conosci il quantitativo di alfa acidi.

Se invece spostiamo il discorso sulla ricerca di qualità e voglia di sperimentazione allora sicuramente è una possibilità interessante. Si possono produrre materie prime di alta qualità e con aromi originali da sperimentare nelle tue ricette all grain.

Se infine decidessi di vendere la tua produzione di luppolo, considera che una pianta adulta produce da 0.8 a 1.6kg di luppolo secco per pianta all’anno. Il luppolo può essere venduto all’ingrosso a prezzi che variano dai 15 ai 100€ al kg a seconda della varietà.

Coltivare luppolo in vaso

Dedichiamo questo ultimo paragrafo a chi vorrebbe provare la coltivazione ma non ha abbastanza spazio. Sicuramente è possibile coltivare il luppolo in vaso ma il risultato non sarà uguale a quello delle piante messe a dimora.

Tieni conto che il luppolo ha bisogno di grande spazio (sia per le radici che per crescere in altezza) e di luce.

Usa un vaso bello largo, almeno 40cm: le radici tendono a propagarsi in lunghezza. Usa argilla compressa sul fondo del vaso e un terreno abbastanza sabbioso per drenare bene.

Scegli infine una posizione abbastanza soleggiata o per lo meno che riceva abbondante sole durante tutta la mattinata.

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