Il Phoenix è un luppolo piuttosto insolito. Non solo perché difficile da trovare in commercio ma anche per le sue caratteristiche che lo rendono più unico che raro. Scopriamo insieme qualcosa di più su questa varietà inglese.
Origini del luppolo Phoenix
Il luppolo Phoenix è una coltivazione sviluppata in Gran Bretagna dal Wye College e rilasciata in commercio nel 1996. Il papà di questa varietà è Peter Darby che lo creó a partire dal Yeoman mentre tentava di trovare un sostituto al Challenger che fosse più resistente alle malattie.
Uso e caratteristiche
Se sei curioso di utilizzare il Phoenix nelle tue ricette, sappi che stiamo parlando di un luppolo estremamente versatile e dal duplice utilizzo. Il suo alto contenuto di alfa acidi lo rende un perfetto Super Alpha. Il suo particolare profilo aromatico lo rende ottimo anche come luppolo da aroma per la tarda gittata.
Il suo carattere è definito molto “british” perfetto per brassare le più celebri Ale inglesi: bitter, stout, mild, barley wine. In amaricatura conferisce un amaro rotondo e ben bilanciato. Molti birrai lo apprezzano però anche per il suo profilo aromatico. In generale, il Phoenix è un ottimo luppolo per sperimentare una ricetta single-hop.
Profilo aromatico
Dedichiamo un paragrafo ad hoc al profilo aromatico del Phoenix dato che è ciò che lo rende unico. Oltre alle caratteristiche tipiche dei luppoli britannici (sentori speziati, terrosi, floreali) nel Phoenix sono presenti note descritte come pino, cioccolata e melassa. Questi profumi sono ovviamente esaltati dall’utilizzo in tarda bollitura.
Alcuni birrai però l’hanno trovato un po’ troppo dolciastro e lo preferiscono solo per la bollitura. L’unico modo per sapere chi ha ragione è provare anche voi ad utilizzarlo nella vostra ricerca.
Composizione chimica
- Alfa acidi: 8 – 12%
- Beta acidi: 3.5 – 5.5%
- Umulene: 30%
- Mircene: 24%
- Cariofillene: 11%