Oggi usciamo un po’ dal solito seminato e ci avventuriamo in un mondo nuovo ma intrigante tanto quanto quello dell’homebrewing. Avete mai sentito parlare della birra di zenzero, in inglese “ginger beer“? Anche se la risposta è “no”, siamo sicuri che la maggior parte di voi l’avrà già provata, magari senza saperlo.
Fate attenzione: non abbiamo detto “birra allo zenzero”, ma birra di zenzero, ovvero prodotta dalla fermentazione dello zenzero. Forse non tutti sanno che questo profumato fermentato si utilizza per la preparazione del Moscow Mule, uno dei cocktail più in voga del momento. Volete dirci che non ne avete mai assaggiato uno?
Cos’è la ginger beer
La birra di zenzero, più nota forse come ginger beer, è un fermentato molto leggero prodotto dalla radice dello zenzero. Per chi non lo conoscesse, lo zenzero è una bellissima pianta esotica dalle radici grosse e succose, simili ad una strana patata.
La superficie dello zenzero è abitata da folte colonie di lattobacilli. Lasciando a macerare lo zenzero tritato in acqua, i lattobacilli fermentano gli zuccheri presenti producendo un ottimo fermentato naturale dal modesto tenore alcolico (1-2° abv) ma dal profumo e gusto insolitamente rinfrescanti.
Perchè fare la birra di zenzero?
La produzione di ginger beer va in una direzione un po’ diversa rispetto alle nostre solite abitudini. Qualcuno potrebbe allora domandarsi: perchè produrre birra di zenzero? Ecco 3 valide ragioni.
Il gusto per il selvaggio
La prima ragione è la passione per le fermentazioni. Tutto quello che fermenta, soprattutto se lo fa in modo spontaneo e naturale ci affascina e incuriosisce. Anche nel mondo della birra esistono stili birrai che sfruttano la fermentazione spontanea per ottenere gusti e odori unici. Lavorare con la ginger beer potrebbe aprire prospettive interessanti e inesplorate.
Fermentare senza pensieri
La seconda ragione è la praticità. Fare la birra di zenzero in casa è estremamente facile, veloce e assai più semplice che produrre birra. Non serve attrezzatura particolare, non servono grandi spazi e si possono produrre facilmente piccole quantità da consumare e conservare comodamente. Soprattutto, non serve adottare tutti quegli accorgimenti di sanificazione e pulizia che applichiamo in modo maniacale al processo di produzione della birra.
Bere senza rimorsi
Infine, la birra di zenzero fa bene! E’ quello che si chiama un “probiotico“, ovvero un alimento che aiuta la nostra flora intestinale. I lattobacilli sono infatti dei microrganismi “amici” che popolano una parte del nostro intestino stimolando il benessere del nostro corpo (si lo so, sembra la pubblicità dello yoghurt…) .
Cosa serve per produrre Ginger beer
Tutto quello che vi serve scommettiamo che è già nella vostra cucina. Occorre:
- Bilancia di precisione
- Tagliere e coltello da cucina
- Barattolo di vetro da almeno 500ml
- Un elastico
- Bottiglia da almeno 500ml con tappo meccanico
- Imbuto
- Colino
- Zucchero
- Zenzero
- Acqua
Ingredienti per la birra di zenzero
E’ chiaro che l’ingrediente principale deve essere lo zenzero. Trovarlo in commercio ormai non è più così difficile. Anche il fruttarolo sotto casa di solito ne ha un po’ nascosto nell’angolo. In qualsiasi supermercato ben fornito dovreste riuscire a trovarlo nel reparto frutta e verdura. In casi estremi, provate nei negozi bio o in erboristeria (sappiate che lo pagherete assai più caro).
Attenzione: ci serve lo zenzero fresco non quello essiccato. Meglio se biologico.
Il secondo ingrediente non è poi così scontato. Stiamo parlando dell’acqua. Per produrre ginger beer l’acqua del rubinetto non va bene. Contiene cloro e darebbe alla vostra bevanda un sapore di medicinale. Comprate l’acqua in bottiglia, meglio se a basso contenuto di minerali. Un paio di bottiglie saranno più che sufficienti.
Infine occorre lo zucchero. La soluzione più facile è il saccarosio, ovvero il comune zucchero da tavola. Se poi volete sperimentare siete liberi di usare il miele, lo zucchero di canna o altre diavolerie. Nella ricetta di oggi useremo però il saccarosio, che comunque è consigliabile per la vostra prima esperienza.
In rete abbiamo trovato diverse ricette in cui si aggiungevano anche cannella, vaniglia, lime o limone. Noi però preferiamo la semplicità e ci è sembrato più utile partire con una ricetta base per poi (chissà) aggiungere altri ingredienti nelle prossime ricette.
Ricetta per fare la Ginger beer
La ricetta che abbiamo provato serve per la produzione di una bottiglia da mezzo litro. Se volete aumentare la quantità vi basterà moltiplicare le dosi che vi forniremo. Ribadiamo che il procedimento è molto semplice e non serve produrre enormi quantità come nella birra.
Per preparare la ginger beer prima di tutto è necessario fare uno starter. Esattamente: proprio come nella birra, è necessario “coltivare” gli organismi responsabili della fermentazione prima di utilizzarli nella preparazione vera e propria. In inglese questo starter si chiama Ginger Bug, un nome un po’ buffo, lo ammettiamo.
Come preparare il Ginger Bug
Per la preparazione del ginger bug ovviamente non ci siamo inventati niente. Prima di provarlo abbiamo rovistato a lungo su internet (in particolare su blog americani) cercando la soluzione che più ci piacesse. Abbiamo alla fine scelto quella che si sembrava più naturale e funky possibile, senza additivi, aggiunte e altre schifezze chimiche.
- Prendete un barattolo di vetro trasparente abbastanza capiente, diciamo almeno mezzo litro. Quello del condiriso o delle conserve ad esempio. Dategli una lavata e mettetelo da parte.
- Pesate 5g di zenzero. Dategli una rapida lavata sotto il rubinetto, quindi sminuzzatelo su un tagliere con un coltello da cucina.
- Versate lo zenzero nel barattolo di vetro. Aggiungete anche 5g di zucchero (all’incirca un cucchiaino da caffè).
- Versate 250ml di acqua della bottiglia nel barattolo e mescolate con il cucchiaino.
- Tappate il barattolo con un fazzoletto di carta o stoffa e fermatelo con l’elastico.
E’ molto importante che il barattolo non sia chiuso ermeticamente (per noi homebrewer è una goduria). Si deve infatti favorire l’interscambio con l’esterno, sia di ossigeno che di microrganismi. L’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione deve fuoriuscire liberamente ma non vogliamo ovviamente che entrino insetti o polvere.
Riponete il barattolo in un ambiente al riparo dal sole e a temperatura mite, diciamo tra i 15 e i 24 gradi. Noi l’abbiamo riposto al chiuso in un mobile basso della cucina.
Per 3 / 4 giorni ripetete il procedimento di nutrimento dei lattobacilli. A distanza di 24 ore, aggiungete 5g di zenzero tritato, 5g di zucchero e mescolate. Poi richiudete il barattolo e rimettetelo a posto. Giorno dopo giorno, vedrete formarsi una piccola schiuma sulla superficie, segno dell’attività fermentativa. Al 3° giorno il bug è pronto per essere usato. Prepariamo l’infuso!
Preparare l’infuso di zenzero
Mettete a bollire in un pentolino circa 600ml di acqua della bottiglia. Tenete il fuoco basso e coprite con un coperchio per evitare eccessiva evaporazione.
Nel frattempo sanitizzate la bottiglia (vi avevamo promesso niente paranoie igieniche ma questa è effettivamente l’unica da seguire): versate mezzo tappino di candeggina nella bottiglia e riempite di acqua del rubinetto fino all’orlo. Chiudete e lasciate igienizzare per 20 minuti.
Quando l’acqua bolle, pesate 20g di zenzero, tritatelo con il coltello e aggiungetelo nell’acqua insieme a 50g di zucchero. Mescolate e fate bollire per 15 minuti a fuoco basso.
Al termine dei 15 minuti spegnete il fuoco e lasciate raffreddare con il coperchio chiuso fino a che l’infuso così ottenuto non sarà arrivato a temperatura ambiente.
Importante: la temperatura dell’infuso deve essere quella dell’ambiente. Nel caso fosse troppo alta rischierebbe di uccidere i lattobacilli.
Nel frattempo, svuotate la bottiglia e sciacquatela con acqua calda per togliere l’odore della candeggina.
Quando l’infuso è ormai freddo, versatelo nella bottiglia aiutandovi con un imbuto e filtrandolo con un colino. Alla stessa maniera, aggiungete metà del vostro ginger bug nella bottiglia filtrando sempre con il colino.
Tappate e riponete la bottiglia in un luogo temperato e al riparo dal sole (lo stesso del ginger bug va benissimo). Lasciate fermentare la bottiglia per 3 / 4 giorni, quindi trasferitela in frigorifero per altri 3 giorni. La ginger beer è ora pronta da gustare!
Conservare il ginger bug
Non buttate il vostro ginger bug! E’ prezioso e può essere riutilizzato! Mettetelo in frigo, questa volta con il coperchio ermetico. Per riutilizzarlo basta tirarlo fuori dal frigo un paio di giorni prima e risvegliarlo nutrendolo ogni giorno con 5g di zenzero tritato e 5g di zucchero.
Ricetta per Ginger Beer: video Tutorial
Per i poco attenti e per chi non ama dilungarsi a leggere, ecco un breve video tutorial in cui riassumiamo i passaggi necessari alla preparazione della birra allo zenzero. Buona visione!
Come servire la birra di zenzero
Noi l’abbiamo assaggiata “on the rock” con un po’ di ghiaccio e un rametto di rosmarino. Si può servire anche con una fettina di lime e menta, oppure anche pura e semplice va bene. I più sofisticati possono mischiarla alla vodka e al succo di lime per preparare un Moscow Mule.

Impressioni finali
Vi starete chiedendo: “bhe, com’era questa ginger beer?” Stranamente, l’esperimento è andato ben oltre le aspettative già dal primo tentativo. La birra è profumatissima. Colore giallo paglierino, un po’ opaca. Al palato è estremamente rinfrescante, dolce, non troppo carbonata e piacevolmente piccantina. L’alcool quasi non si sente e la bottiglia si svuota in un attimo.
A questo punto siamo pronti per la prossima cotta!